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Salina di Sant’Antioco – Atisale SpA

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Graziano
May 18, 2020
Chi approda a Sant’Antioco non può mancare di visitare le zone umide e gli stagni dell’isola. Essi costituiscono un importante ecosistema che merita di essere “scoperto” soprattutto da chi ha interessi naturalistici e paesaggistici. Vasta è l’estensione dell’area, numerose le specie avifaunistiche presenti e interessanti gli elementi floristico-vegetazionali. L’istmo che unisce Sant’Antioco all’isola madre delimita, da una parte, l’omonima laguna e, dall’altra, lo stagno di Santa Caterina (con i suoi isolotti) e le Saline. Altri stagni sono quelli di “Is Pruinis” (a sud del porto commerciale) e quelli settentrionali di “Cirdu” e “Cussorgia”. Fenicotteri, cormorani, volpoche, gabbiani (rosei, comuni, reali), aironi (cenerini e bianchi), avocette, cavalieri d’Italia e molte altre specie faunistiche popolano questi siti. Oltre alle più frequenti specie floristiche, comuni a molte zone umide, si segnalano poi alcune presenze peculiari come la salicornia strobilacea, rarità botanica che ha consentito di individuare l’area “Sito di Importanza Comunitaria”. Recentemente per queste zone umide è stata proposta dal Comune di Sant’Antioco l’istituzione di un’area marina protetta.
Chi approda a Sant’Antioco non può mancare di visitare le zone umide e gli stagni dell’isola. Essi costituiscono un importante ecosistema che merita di essere “scoperto” soprattutto da chi ha interessi naturalistici e paesaggistici. Vasta è l’estensione dell’area, numerose le specie avifaunistiche p…
Elisabetta
August 30, 2019
Fenicotteri rosa, saline, gite in quad

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